
Prodotti del recupero energetico
La seconda vita degli imballaggi in plastica non si esaurisce con il riciclo.
Gli imballaggi non ancora riciclabili con le attuali tecnologie possono essere recuperati sotto forma di energia, evitando il conferimento in discarica e il consumo di risorse energetiche non rinnovabili. La quota residuale del processo di selezione della raccolta differenziata urbana prende il nome di PLASMIX ed è costituita sia dagli imballaggi in plastica attualmente non riciclabili che da frazioni estranee (gli “errori” di raccolta del cittadino).
Dal punto di vista impiantistico, il PLASMIX si divide in due macrocategorie:
- PLASMIX Termine Linea: flusso residuale dalle attività di selezione dei prodotti;
- PLASMIX Fine: flusso di dimensioni ridotte derivante dalle operazioni di prima vagliatura della raccolta differenziata, per tipologia merceologica e dimensione più ricco di frazione estranea.
Impiego del PLASMIX
Sebbene non riciclabili con le tecnologie ad oggi disponibili per via della loro eterogeneità e delle condizioni in cui si presentano, questi materiali presentano un potere calorifico inferiore “PCI” compreso tra 18 e 25 MJ/kg, caratteristica analoga ai combustibili fossili tradizionali; risulta pertanto ottimale la loro applicazione nei processi di combustione e co-combustione.
Il PLASMIX è quindi destinato a impianti specializzati e tecnologicamente avanzati che producono combustibili alternativi da avviare a recupero energetico; una parte residuale – in prevalenza la frazione estranea – è avviata a smaltimento in discarica.
I combustibili ottenuti dal PLASMIX sono utilizzati prevalentemente al posto di combustibili fossili negli impianti termici (ad esempio le cementerie) e in termovalorizzatori di ultima generazione con adeguati standard di efficienza (il cosiddetto WtE Waste to Energy).
End of Waste e REACH
La principale applicazione del PLASMIX è il Combustibile Solido Secondario “CSS”, utilizzabile in parziale sostituzione del pet-coke per la cottura del clinker, il componente base per la produzione di cemento: nel precalcinatore, dove può essere alimentato combustibile di pezzatura grossolana o nel bruciatore principale (parte finale del forno rotante), dove va alimentato combustibile di pezzatura fine. Per giungere a un CSS di elevata qualità si richiedono processi di produzione e raffinazione estremamente avanzati e controllati.
In conformità con il Decreto Ministeriale 14 febbraio 2013, n. 22, e nel rispetto di severi parametri di qualità, tracciabilità, controllo e conformità ambientale, il CSS prodotto può diventare End of Waste “EoW” e perdere così la qualifica di rifiuto. COREPLA si è fatto inoltre promotore di mercato per la registrazione presso l’Agenzia europea delle sostanze chimiche “ECHA” del Combustibile Solido Secondario EoW prodotto con PLASMIX, in accordo con il Regolamento 1907/2006/CE «REACH». Tale registrazione di prodotto è un’ulteriore garanzia di qualità e rispetto di compliance ambientale.
Questo processo di registrazione e controllo consente al CSS prodotto con PLASMIX di superare la qualifica di rifiuto, divenendo un vero e proprio prodotto al pari dei combustibili fossili tradizionali, ma con migliori e minori impatti ambientali anche in ottica di decarbonizzazione.
