Sensibilizzare le coscienze, ispirare le buone abitudini quotidiane, attivare iniziative concrete di sostenibilità e ancora godere di opere d’arte a impatto zero, realizzate utilizzando materiali di uso comune: s
ono questi gli obiettivi di “La Ri-Forma dell’Arte”, il progetto promosso dal Centro Commerciale RomaEst che vedrà per la prima volta in Italia la mostra dell’artista Jane Perkins, oltre a laboratori formativi sull’importanza del riciclo. La mostra, patrocinata dal Comune di Roma e da COREPLA, sarà visitabile gratuitamente dal 26 luglio all’11 agosto in esclusiva nazionale: in apertura, il 26 luglio, Jane Perkins effettuerà anche una dimostrazione pratica della sua arte. Nei due weekend del 3-4 agosto e 10-11 agosto si terranno dei laboratori didattici a disposizione di tutti (in particolare dei bambini), dove si potrà vedere con i propri occhi come un rifiuto di plastica può trasformarsi in un oggetto riutilizzabile.
“Jane Perkins dimostra che con la fantasia e la creatività materiali di uso quotidiano e destinati alla discarica possono diventare opere di grande spessore artistico – afferma il direttore del Centro Commerciale RomaEst Marco Torresan - Con il progetto “La Ri-Forma dell’Arte” vogliamo rinnovare ed amplificare il ruolo che l’arte ha nel tessuto sociale, rendere più accessibili e fruibili da tutti i linguaggi culturali, e soprattutto coinvolgere direttamente i visitatori del Centro in un tema così attuale attraverso momenti formativi ed educativi, grazie ai laboratori”.
"L'arte ci aiuta a vedere le cose in modo diverso - afferma Antonello Ciotti, Presidente di Corepla -. Riciclare vuol dire anche questo: guardare i rifiuti e vedere risorse. Il sistema di raccolta e riciclo degli imballaggi in plastica ha infatti un altissimo potenziale sia dal punto di vista ambientale che economico; è in grado di preservare la bellezza del territorio e al tempo stesso sviluppare nuovi settori d’impresa e creare nuova occupazione. Per ottenere i risultati serve però l'impegno di tutti, cittadini, amministrazioni pubbliche, istituzioni ed imprese, con un gioco di squadra che faccia vera economia circolare".
L'ARTISTA
“Sono una re-maker, prendo ispirazione dagli oggetti trovati e li trasformo in qualcosa di nuovo”. Ogni quadro di Jane Perkins è totalmente realizzato da materiale di scarto, sfruttando le sfumature di ogni singolo oggetto utilizzato, senza mai adoperare pittura o colori di alcun tipo in aggiunta. Nelle sue opere sono riprodotte opere d’arte classica, icone e personaggi appartenenti a differenti ambiti, dallo sportivo al reale, fino al mondo dello spettacolo. Tutto è utilizzato nella giusta misura e forma, sono gli oggetti stessi che donano cromatismo all’opera e la rendono particolare nei dettagli. Un’artista indubbiamente dotata di una notevole sensibilità per le cromie che sa sapientemente organizzare le varie sfumature e assemblare nella maniera più naturale possibile per creare un effetto ottico davvero strabiliante, sia da vicino che da lontano. Un metodo comparato più volte agli artisti impressionisti, che ci portano a visualizzare un volto o un oggetto grazie alla prima impressione data dai colori, più che alla delineazione di un preciso tratto.
LA MOSTRA
La mostra fotografica “La Ri-Forma dell’Arte” sarà visitabile nell’apposita area allestita all’interno del
Centro Commerciale RomaEst fino all’11 agosto (Via Collatina A24 uscita 14-15 Gra). Inedita in Italia, vedrà protagoniste 14 opere di Jane Perkins, una delle artiste più note al mondo per la realizzazione di opere realizzate con materiali di scarto. O
gni opera sarà corredata da didascalia descrittiva, contenente curiosità e aneddoti pertinenti la realizzazione della singola «tela» (ad esempio, tempi di realizzazione dell’opera, numeri di bottoni utilizzati, selezione di elementi particolari).
I LABORATORI
Nei weekend del 3-4 agosto e 10-11 agosto si terranno dei laboratori formativi a disposizione di tutti i visitatori del Centro, soprattutto dei più piccoli.
All’interno della galleria sarà allestita un’area dove ogni persona potrà vedere con i propri occhi come un rifiuto di plastica può trasformarsi in un oggetto riutilizzabile. I laboratori verranno condotti da un tecnico esperto e da una hostess di supporto, la quale accoglierà tutti gli ospiti all’interno del corner invitandoli a portare con sé un rifiuto di plastica leggero (bicchieri, bottigliette, etc.). Dopodiché, attraverso un procedimento veloce e impattante, il visitatore sarà protagonista di tutte le fasi del riciclo: RACCOLTA - attività di condivisione e interazione; MACINAZIONE – il visitatore attiverà manualmente l’apposito macchinario per macinare la plastica; ESTRUSIONE – la plastica macinata genererà un filamento; STAMPA 3D – stampa finale di oggetti tridimensionali che diventeranno gadget ricordo da portare a casa con sé, ricordando come un rifiuto possa vivere ancora una seconda vita.