“There is no Planet B”: l’Agenda 2030

“There is no Planet B”: l’Agenda 2030

01/10/2021
Quello dell’Agenda 2030 è un tema di cui sentiremo parlare sempre più spesso: e visto quanto abbiamo a cuore il tema del riciclo, è necessario saperne di più.

Non è una nuova marca di diario per la scuola, né la “to do list” con 2030 impegni di una persona indaffarata: l’Agenda 2030 è un vero e proprio piano da seguire – fondamentale per gli esseri umani e per l’ambiente – che riguarda ognuno di noi.

L’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile – questo il suo nome completo – sta infatti diventando sempre più una guida da seguire obbligatoriamente per riuscire a salvare il Pianeta. E noi con lui. E così, dopo che i Paesi che costituiscono l’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) si sono guardati attorno, e hanno visto povertà, disuguaglianze e continui attacchi all’ambiente, nel 2015 si sono riuniti, dando il via a un piano per realizzare, entro 15 anni, miglioramenti sostanziali per la vita della Terra e di tutti i suoi abitanti. L’obiettivo è perciò diminuire le differenze tra Paesi ricchi e Paesi poveri, ma anche all’interno di ogni Paese, tra regioni più/meno economicamente sviluppate. 

 

Numeri alla mano! | Foto by Volkan Olmez on Unsplash
Numeri alla mano! | Foto by Volkan Olmez on Unsplash

Un po' di numeri

Oggi nel mondo siamo oltre 7 miliardi e mezzo di abitanti; di questi:

  1. oltre 1 miliardo vive in situazioni di povertà e miseria;
  2. oltre 150 milioni sono bambini (1 su 10) vittime di sfruttamento minorile;
  3. circa 340.000 sono bambini vittime di sfruttamento minorile in Italia

Per quando riguarda l’ambiente, a causa del mancato riciclo e di conferimenti sbagliati, secondo la rivista scientifica statunitense Proceedings of the National Academy of Sciences, oltre 150 milioni di tonnellate di plastica si trovano nei nostri oceani, e il numero cresce di 10 milioni l’anno: come se un camion pieno di spazzatura venisse svuotato in mare ogni minuto. Di questo passo, secondo il World Economic Forum, nel 2050 in mare avremo più plastica che pesci.

Questo non deve farci demonizzare la plastica, anzi: ricordiamo che uno studio condotto nel 2016 dalla Trucost per l’American Chemistry Council, ha evidenziato che la plastica aiuta a ridurre i costi ambientali di quattro volte rispetto alle alternative. Piuttosto, dunque, deve (di nuovo) farci riflettere sul nostro atteggiamento e comportamento civico, ricordandoci ancora una volta quanto sia necessario conferire correttamente i rifiutiPovertà sfruttamento, emergenza ambientale: di fronte a questi numeri è necessario agire, e subito. Ecco perché c’è bisogno di conoscere, e seguire alla lettera, i contenuti dell’Agenda 2030.

 

17 obiettivi

Al grido di “Nessuno escluso!” - ovvero i progressi devono essere ottenuti da tutti - durante il loro incontro di stesura dell’Agenda 2030, i Paesi dell’ONU hanno individuato 17 Obiettivi (i Sustainable Development Goals, o SDGs) da raggiungere - i cosiddetti Obiettivi Globali per uno Sviluppo Sostenibile - ciascuno suddiviso in traguardi più piccoli e mirati.

Eccoli di seguito:

1.    STOP ALLA POVERTÀ: niente più poveri al mondo;

2.    STOP ALLA FAME NEL MONDO: cibo per tutti;

3.    BUONA SALUTE: diritto alla cura e al benessere per tutti;

4.    ISTRUZIONE DI QUALITÀ: un’educazione di qualità, equa e inclusiva;

5.    PARITÀ DI GENERE: uguali diritti per donne e uomini;

6.    ACQUA PULITA E IGIENE: acqua disponibile per tutti;

7.    ENERGIA PULITA E ACCESSIBILE: sistemi di energia sostenibili, moderni e accessibili a tutti;

8.    LAVORO E CRESCITA ECONOMICA: lavoro dignitoso per tutti e una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile;

9.    INDUSTRIA, INNOVAZIONE, INFRASTRUTTURE: industrializzazione equa, sostenibile e responsabile;

10.    RIDUZIONE DELLE DISUGUAGLIANZE: diminuire le differenze tra poveri e ricchi;

11.    CITTÀ E COMUNITÀ SOSTENIBILI: città più sicure, inclusive, durature;

12.    CONSUMO E PRODUZIONE RESPONSABILI: consumi e produzioni sostenibili;

13.    AGIRE PER IL CLIMA: adottare misure in grado di combattere il cambiamento climatico;

14.    PROTEGGERE IL MARE: conservare e utilizzare responsabilmente il mare e le sue risorse;

15.    PROTEGGERE LE BIODIVERSITÀ: favorire l’ecosistema terrestre, gestire le foreste, contrastare il degrado del terreno;

16.    PACE E GIUSTIZIA: promuovere società pacifiche;

17.    COLLABORAZIONE TRA I PAESI: far collaborare tra loro Paesi e organizzazioni:



Qui potete leggere il documento integrale, redatto dall’Assemblea Generale in data 25 settembre 2015, e contenente i dettagli di tutti gli obiettivi dell’Agenda 2030. Ma quale miglior metodo del gioco per imparare gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile? Qui potete scaricare un divertente gioco da tavola per bambini sul tema!

Obiettivo 12: il consumo responsabile

Visto il tema – ovvero consumo e produzione responsabili – ci interessa particolarmente approfondire l’obiettivo numero 12.

Se da una parte molti di noi hanno armadi colmi di vestiti, frigoriferi pieni di cibo e svariate tipologie di elettrodomestici sparsi per casa, tanti altri sono invece impegnati a sopravvivere.

Pensate, per mantenere il ritmo del nostro stile di vita, occorrerebbero non 1, ma ben 3 pianeti Terra! E questo, non perché siano diminuite le risorse, ma perché ne facciamo un enorme spreco. Acqua, cibo, energia: sprechiamo tutto

Mentre i Paesi più poveri soffrono ogni giorno per la mancanza di cibo, quelli più ricchi ne gettano nella spazzatura il 28% ogni anno.

E, indovinate? Non ci sono altri Pianeti a disposizione, al momento.

 

Ricordiamo le 3R!
Ricordiamo le 3R!

La strategia delle 3R

Quel che va sprecato non è soltanto il cibo o l’acqua, ma anche gli oggetti che utilizziamo. Montagne di oggetti che finiscono nella spazzatura anche molto prima di terminare effettivamente la loro utilità. Perché non pensare di allungare loro la vita?

Facciamolo, mettendo in atto la strategia delle 3R:

RIDURRE: scegliamo prodotti che durano più a lungo, e che sono facilmente riparabili. Con scatole e imballaggi ridotti al minimo;

RACCOGLIERE: rivendiamo, regaliamo, trasformiamo gli oggetti, prima di gettarli. Non è possibile? Conferiamoli opportunamente, seguendo le regole della raccolta differenziata del nostro Comune;

RICICLARE: oggi possiamo arrivare a riciclare ben il 75% dei materiali di scarto. Ecco perché è fondamentale riciclare! Pensate: in termini di gas serra, riciclare una tonnellata di plastica equivale a eliminare un milione di auto!

 

I traguardi dell’obiettivo 12

Come detto inizialmente, ciascuno dei 17 obiettivi mira a traguardi più piccoli e specifici. L’obiettivo 12 punta a:

-    diminuire della metà lo spreco alimentare del Pianeta;

-    ridurre la produzione di rifiuti, grazie a prevenzione, riduzione, riciclo, riutilizzo;

-    incoraggiare le aziende a utilizzare metodi di produzione sostenibili;

-    aiutare tutti i Paesi a migliorarsi dal punto di vista scientifico e tecnologico, per consumi e produzioni più sostenibili.

Il rapporto di Sostenibilità di Corepla

Corepla contribuisce in maniera diretta al perseguimento di 10 dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile

Con l’edizione 2020 del Rapporto di Sostenibilità, Corepla intende confermare il proprio impegno nel costante miglioramento degli obiettivi di recupero e riciclo degli imballaggi in plastica, conciliando sostenibilità ambientale, economica, e rispetto dei valori condivisi di responsabilità sociale.

Nel rapporto, Corepla ha presentato i risultati raggiunti in relazione agli SDGs, riportando che:

  • a livello nazionale, il 95,1% degli imballaggi in plastica immessi al consumo di competenza Corepla è stato recuperato, e la performance di riciclo rispetto all’immesso al consumo ha raggiunto il 47,3%; 
  • la raccolta differenziata urbana ha raggiunto quota 1.433.203 tonnellate, con un aumento dell’4,0% rispetto al 2019;
  • il dato relativo alle quantità raccolte in rapporto al numero di abitanti serviti, risulta in crescita, e nel 2020 ha  raggiunto i 23,7 kg per abitante;

Ma come già ricordato, il raggiungimento degli Obiettivi chiama in causa tutti noi, richiedendo l’impegno concreto di ognuno. Come sostiene Greta Thunberg, l’attivista svedese, simbolo della lotta per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico, “non si è mai troppo piccoli per fare la differenza”.

E se lo dice lei, classe 2003, non possiamo non ascoltarla, e non tirarci su le maniche: perché non abbiamo né un piano, né un “Pianeta B”.

 

Foto di copertina by Boards on Unsplash