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Scatola profumo realizzata in plastica riciclata

La collaborazione Revet e Logevy Firenze 1965 chiude il cerchio dell’economia circolare.

Promosso da Regione Lombardia ed Eni: focus sulle innovazioni, con interventi di COREPLA e Forever Plast.

L’impegno per garantire la sostenibilità economica di una filiera virtuosa.

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Prodotti realizzati con plastica riciclata dagli imballaggi

Blockchain e tracciabilità, la nuova frontiera digitale della Certificazione “Plastica Seconda Vita”

IPPR – Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo introduce un’importante innovazione in linea con le recenti evoluzioni normative e con le crescenti esigenze di trasparenza e tracciabilità nella comunicazione ambientale.

Il nuovo Regolamento per la Certificazione Plastica Seconda Vita riconosce la possibilità, su base volontaria, di adottare strumenti digitali per la tracciabilità dei materiali lungo tutte le fasi della filiera: dalla selezione dei rifiuti plastici, alla trasformazione in materia prima seconda, fino alla produzione del manufatto finale. La certificazione PSV include ora l’utilizzo di tecnologie basate su blockchain, che consentono di registrare le informazioni in modo immutabile, garantendone integrità, autenticità e data certa. In questo contesto, la blockchain funziona come un registro notarile digitale, conferendo valore legale ai dati tracciati e rafforzando così l’affidabilità dell’intera filiera.

Evoluzione del Regolamento Plastica Seconda Vita

Plastica Seconda Vita è un sistema di certificazione ambientale accreditato sul contenuto di riciclato e di sottoprodotti. Nato per rispondere all’esigenza di rendere rintracciabili e identificabili i materiali riciclati, è stato il primo marchio italiano ed europeo dedicato alla plastica riciclata, attestando la percentuale di riciclato contenuta nei materiali e nei manufatti. Il marchio è promosso da IPPR, fondato nel 2004 da Unionplast, PlasticsEurope Italia e COREPLA, con l’obiettivo di favorire l’economia circolare nel settore delle plastiche da riciclo e facilitare il dialogo tra imprese e Pubblica Amministrazione. Ora, con l’introduzione della blockchain, PSV apre anche la strada al Passaporto Digitale del Prodotto (DPP), strumento fondamentale per migliorare la trasparenza e la circolarità delle materie plastiche, attraverso il quale sarà possibile raccogliere, aggiornare e condividere informazioni certificate su composizione, provenienza e conformità normativa dei materiali, rendendole accessibili a tutti gli attori della filiera.

«Plastica Seconda Vita è stato il primo schema di certificazione dedicato alla plastica riciclata in Europa, oltre vent’anni fa. Oggi, con orgoglio, siamo anche il primo ente a riconoscere e promuovere l’impiego di innovative tecnologie digitali per potenziare la tracciabilità e la trasparenza lungo tutta la filiera del valore delle materie plastiche», dichiara Libero Cantarella, Presidente di IPPR.

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