
L’industria della plastica in Italia, uno studio di Teha Group
Uno studio realizzato per conto dei partner dell’iniziativa: Federchimica – PlasticsEurope Italia, Federazione Gomma Plastica – Unionplast, Associazione nazionale costruttori di macchine e stampi per materie plastiche e gomma – Amaplast, PVC Forum Italia, IIPR – Istituto per la Promozione delle Plastiche da riciclo, COREPLA, Biorepack, Arkema, Basell Poliolefine Italia, BASF Italia, COIM, SABIC Italia, and Versalis.
La catena del valore della plastica è un pilastro strategico della base industriale italiana, che genera 57 miliardi di euro di ricavi (seconda nell’UE-27), 15,3 miliardi di euro di valore aggiunto e sostiene 164.000 posti di lavoro.
In questo contesto, TEHA Group ha realizzato lo Studio “L’industria della plastica in Italia: strategia e piano d’azione per sostenere la competitività e la circolarità” che si propone di fornire un’analisi strategica e di scenario di alto livello sull’evoluzione dell’industria della plastica in Italia, aggiornando e ampliando il quadro delineato nello Studio del 2022, “La circolarità della plastica: opportunità industriali, innovazione e ricadute economico-occupazionali per l’Italia”.
In un contesto europeo in rapida evoluzione, caratterizzato da una crescente spinta normativa verso la sostenibilità e da dinamiche di mercato sempre più sfidanti, lo Studio cerca di identificare chiaramente le strategie e le azioni chiave necessarie per migliorare la competitività e la circolarità della catena del valore nazionale della plastica.
In particolare, evidenzia come la complementarietà tra riciclo meccanico e chimico potrebbe aumentare significativamente la circolarità, sostenendo al contempo la competitività dell’industria. Attraverso2,6 miliardi di euro di investimenti nel riciclo chimico si consentirebbe il trattamento del 13,6% dei rifiuti plastici nazionali, coprendo fino al 70% del fabbisogno nazionale di materie prime se combinati con il riciclo meccanico al 2040.

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