Non esiste una sola plastica, ma più tipologie diverse tra loro per caratteristiche e destinazioni d’uso. Scopriamole insieme!
Si fa presto a dire “plastica: ma quanti tipi ne esistono? Tantissimi, ognuno con qualità e finalità precise. È arrivato il momento di fare un po’ di ordine!
I polimeri degli imballaggi
Abbiamo visto qui cosa sono i polimeri, e ne possiamo riconoscere 6 tra quelli più diffusi negli imballaggi. Ciascuno è identificato da un numero di codifica – appunto da 1 a 6 – utile per l’individuazione del materiale. Il codice 7, invece, è riferito genericamente a tutti gli altri tipi di plastiche.
A prescindere comunque dal numero di codifica e dal polimero, è bene sapere che tutti gli imballaggi in plastica sono SEMPRE conferibili nella raccolta differenziata.
1: POLIETILENE TEREFTALATO (PET)
Componente della famiglia dei poliesteri, è una resina termoplastica con caratteristiche di trasparenza, resistenza e barriera ai gas. Ebbene sì, è la nostra ben nota bottiglia dell’acqua!
Le sue principali applicazioni sono:
bottiglie
film
tubi
vaschette e blister
contenitori e imballaggi
etichette
Cosa otteniamo dal suo riciclo?
nuove bottiglie d’acqua o di bibite e vaschette
rivestimenti interni di automobili
sacchi a pelo
vestiti e tessuti in generale
2: POLIETILENE AD ALTA INTENSITÀ (HDPE)
La più comune tra le materie plastiche, si tratta di una resina termoplastica ottenuta dalla polimerizzazione (ovvero il processo chimico che permette di ottenere un polimero partendo dai monomeri) dell’etilene. Formato da catene lineari che gli conferiscono maggiore resistenza e rigidità, il polietilene ad alta intensità si dimostra particolarmente adatto alla produzione di barattoli e contenitori rigidi.
Le sue principali applicazioni sono:
flaconi per detersivi o alimenti
giocattoli
tappi in plastica
tubi per il trasporto di acqua e gas naturale
Cosa otteniamo dal suo riciclo?
Innaffiatoi
tubi e isolanti per la costruzione di edifici
barattoli e flaconi per detersivi
3: CLORURO DI POLIVINILE (PVC)
È una delle materie plastiche di maggior consumo al mondo e a seconda degli additivi utilizzati può assumere caratteristiche diverse, presentandosi ora rigido, ora flessibile!
Le sue principali applicazioni sono:
tubi per edilizia (ad esempio grondaie e tubi per acqua potabile)
serramenti
pavimenti vinilici
pellicola rigida e plastificata per imballi
dischi fonografici
Cosa otteniamo dal suo riciclo?
sistemi di irrigazione
tubi e raccordi
scarichi per l’acqua piovana
4: POLIETILENE A BASSA DENSITÀ (LDPE)
Come la versione ad alta densità, anche questa è una resina termoplastica, ma anziché essere un materiale formato da catene lineari che gli conferiscono rigidità, presenta catene con ramificazioni che lo rendendo più leggero e flessibile.
Le sue principali applicazioni sono:
film e pellicole per l’imballaggio (ad esempio in agricoltura)
coperchi
contenitori
rivestimenti
edilizia
Cosa otteniamo dal suo riciclo?
borse per la spazzatura
borse in plastica
pellicola da imballaggio
pellicola per l’agricoltura
tubi per irrigazione agricola / vivaistica
5: POLIPROPILENE (PP)
Un materiale termoplastico semicristallino che ha trovato le sue più vaste applicazioni nella forma isotattica (polimeri a struttura regolare, in cui determinati gruppi atomici si trovano nello stesso lato della catena). Duttile e resistente alle abrasioni e alle alte temperature, in quanto alla frequenza d’uso è secondo solo al polietilene.
Le sue principali applicazioni sono:
articoli casalinghi
giocattoli
barattoli
flaconi
film per l’imballaggio automatico
Cosa otteniamo dal suo riciclo?
nastri e corde
tappeti
cassette per bottiglie
componenti per l’industria automobilistica (ad esempio paraurti, cruscotti, scocche di batterie auto)
tappi di bottiglie
6: POLISTIRENE O POLISTIROLO (PS)
Termoplastico e con struttura regolare, è il polimero dello stirene, e si presenta sotto forma di piccole perle trasparenti. Il polistirene espanso si ottiene attraverso la sua polimerizzazione a contatto con il pentano (un idrocarburo gassoso) e con vapore acqueo a 90°. Le piccole perle rigonfiano fino anche a 50 volte il loro volume iniziale. Si forma così al loro interno una struttura a celle chiuse che trattiene l’aria, conferendo al polistirene le sue caratteristiche di isolante termico e ammortizzatore di urti.
Le sue principali applicazioni sono:
stoviglie monouso
imballaggi
edilizia
Cosa otteniamo dal suo riciclo?
grucce appendiabiti
imballaggi
pannelli di isolamento nell’edilizia
isolamento per elettrodomestici
Ma anche bicchierini per distributori automatici, come il video seguente mostra!
7: ALTRE PLASTICHE
Rientrano in questa categoria tutti gli altri polimeri, per i quali non è stato previsto un codice specifico, oppure si tratta di loro combinazioni. Qualche esempio: il Polimetilmetacrilato (PMMA), il Policarbonato (PC) e l’Acido polilattico (PLA).
Cosa otteniamo dal loro riciclo?
panchine in plastica
recinzioni
arredi da giardino
segnaletica
Scommettiamo che adesso, che sapete esattamente cos’è e cosa può diventare un rifiuto in plastica correttamente conferito, la raccoltadifferenziata diventerà più piacevole?