Recupero energetico

Recupero energetico

Soluzioni sicure per trasformare in energia e calore gli imballaggi non ancora riciclabili.

In accordo con la gerarchia delle forme di gestione dei rifiuti prevista dall’Unione europea e dall’Italia, COREPLA considera prioritari – nell’ordine - la prevenzione, il riutilizzo e il riciclo meccanico. Tuttavia il Consorzio è consapevole che non si può prescindere dal cosiddetto “recupero energetico” per la piena valorizzazione post consumo dei rifiuti di imballaggi in plastica, date le loro complessità e caratteristiche intrinseche.

Sebbene dunque il recupero energetico non sia prioritario, il Consorzio opera per la crescita di una rete di soluzioni tecnologiche diversificate, sicure e controllate che, previa un’opportuna preparazione, possano consentire la trasformazione in energia e calore degli imballaggi non ancora riciclabili o rimasti nel flusso del rifiuto indifferenziato: in questo modo è possibile sfruttare l’altissimo potere calorifico contenuto nei materiali plastici e sottrarli al conferimento in discarica.

I flussi avviati a recupero

COREPLA avvia a recupero energetico esclusivamente quegli imballaggi per i quali non esiste possibilità di riciclo o potrebbe esistere solamente a costi non sostenibili a causa della mancanza di tecnologie appropriate o di rese del materiale troppo basse. Alcuni imballaggi, per esempio costituiti da più polimeri intrinsecamente legati fra loro, risultano strutturalmente più complessi e quindi più difficili da riciclare.

Ad oggi sono due i flussi di rifiuti di imballaggi in plastica recuperati sotto forma di energia, che contribuiscono entrambi al raggiungimento degli obiettivi di legge evitando l’avvio in discarica:

  • il PLASMIX, ossia la quota di imballaggi in plastica presente nella raccolta differenziata urbana, ottenuta a valle del processo di selezione, ma non ancora valorizzabile con il riciclo meccanico. Si tratta di scarti del processo di selezione, composti prevalentemente da imballaggi non riciclabili e da frazioni estranee (vale a dire tutto ciò che è “errore di raccolta del cittadino”: i non imballaggi e altri materiali);
  • la quota di imballaggi in plastica presente nel rifiuto indifferenziato avviato a termovalorizzatori di ultima generazione (con produzione di energia elettrica e termica).

PLASMIX

Una quota di imballaggi misti derivante dalla selezione meccanica della raccolta differenziata, per via della loro eterogeneità e delle condizioni in cui si presentano, non risulta riciclabile con le tecnologie ad oggi disponibili. Tali materiali presentano tuttavia un potere calorifico inferiore “PCI” compreso tra 18 e 25 MJ/kg, caratteristica analoga ai combustibili fossili tradizionali; risulta pertanto ottimale la loro applicazione nei processi di combustione e co-combustione.

Il PLASMIX è quindi destinato ad impianti specializzati e tecnologicamente avanzati che producono combustibili alternativi da avviare a recupero energetico; una parte residuale - in prevalenza la frazione estranea - è avviata a smaltimento in discarica.

I combustibili ottenuti dal PLASMIX sono utilizzati prevalentemente al posto di combustibili fossili negli impianti termici (ad esempio i cementifici) e in termovalorizzatori di ultima generazione con adeguati standard di efficienza (il cosiddetto WtE Waste to Energy).

End of Waste e REACH

La principale applicazione del PLASMIX è il Combustibile Solido Secondario “CSS”, utilizzabile in parziale sostituzione del pet-coke per la cottura del clinker, il componente base per la produzione di cemento: nel precalcinatore, dove può essere alimentato combustibile di pezzatura grossolana o nel bruciatore principale (parte finale del forno rotante), dove va alimentato combustibile di pezzatura fine. Per giungere ad un CSS di elevata qualità si richiedono processi di produzione e raffinazione estremamente avanzati e controllati.

In conformità con il Decreto Ministeriale 14 febbraio 2013, n. 22, e nel rispetto di severi parametri di qualità, tracciabilità, controllo e conformità ambientale, il CSS prodotto può diventare End of Waste “EoW” e perdere così la qualifica di rifiuto. COREPLA si è fatto inoltre promotore di mercato per la registrazione presso l’Agenzia europea delle sostanze chimiche “ECHA” del Combustibile Solido Secondario EoW prodotto con PLASMIX, in accordo con il Regolamento 1907/2006/CE «REACH». Tale registrazione di prodotto è un’ulteriore garanzia di qualità e rispetto di compliance ambientale.

Questo processo di registrazione e controllo consente al CSS prodotto con PLASMIX di superare la qualifica di rifiuto, divenendo un vero e proprio prodotto al pari dei combustibili fossili tradizionali, ma con migliori e minori impatti ambientali anche in ottica di decarbonizzazione.