La raccolta differenziata: di quantità, sì, ma anche di qualità!

La raccolta differenziata: di quantità, sì, ma anche di qualità!

13/09/2023

Non è sempre facile sapere, per ogni imballaggio, dove conferirlo correttamente: vero è, però, che una raccolta differenziata di qualità è necessaria per non incappare in costi aggiuntivi che graverebbero su tutta la filiera del recupero.

Vari contenitori-cassonetti sparsi per la casa, attenzione ad eventuali specifiche regole del proprio Comune, scrupoloso rispetto del calendario del porta a porta: niente ci pesa della raccolta differenziata, se farla significa rispettare l’ambiente in cui viviamo. 

Attraverso il riciclo, infatti, possiamo ridurre l’inquinamento, risparmiare materie prime e tutelare l’ambiente (e noi stessi!) dagli effetti negativi della dispersione dei rifiuti: mica male!

È sempre bene però ricordare che non tutti gli oggetti in plastica vanno nella raccolta differenziata, ma esclusivamente gli imballaggi, ovvero, ciò che è utile alla conservazione e al trasporto di un bene: sacchetti, bottiglie, barattoli, flaconi, contenitori… sono loro i preziosi imballaggi!

Potremmo dire che la raccolta differenziata nasce proprio con l’intento di dare una seconda vita agli imballaggi, come una sorta di “magia” che trasforma una bottiglia di plastica in uno splendido zaino, o un flacone di detersivo (o meglio tanti!) in una panchina per il parco della tua città!

Si fa presto però a dire “raccolta differenziata”: oltre a conferire grandi quantità di imballaggi in plastica, è decisamente importante non commettere errori nel metterla in pratica.

Gli errati conferimenti, infatti, generano problemi e costi aggiuntivi, che vanno a gravare su tutta la filiera del recupero; impegnarsi affinché ogni rifiuto venga smaltito in modo giusto permette una riduzione degli sprechi e il miglioramento dell’efficienza del riciclo: ben venga dunque una differenziata di qualità, oltre che di quantità!

Ripassiamo insieme – repetita iuvant! – quali sono i rifiuti che sì, vanno conferiti nella raccolta degli imballaggi in plastica, e quali che invece alt!, vanno dritti dritti nell’indifferenziato!

NELLA RACCOLTA DELLA PLASTICA: Confluiscono tutti gli imballaggi, come per esempio le bottiglie delle bevande, i flaconi in plastica, le buste, le pellicole e i vassoi per alimenti, le reti di frutta/ verdura, i sacchetti, i piatti e i bicchieri monouso rigorosamente in plastica  (non quelli biodegradabili, che vanno invece smaltiti nell’umido!), le grucce in plastica per indumenti, le vaschette del gelato, i vasetti di yogurt, le vaschette per la frutta e i vassoietti per carne e pesce.

NELL’ INDIFFERENZIATO, O DOVE DISPOSTO DAL PROPRIO COMUNE: Finiscono tutti gli oggetti realizzati in plastica e in gomma (come i giocattoli, lo spazzolino da denti, le bacinelle, ecc.), le posate in plastica, i barattoli, i CD, le scarpe, gli occhiali, ecc.

Clicca qui per avere un elenco esaustivo di entrambi gli esempi!

Certo, non è sempre facile capire dove conferire un rifiuto: che fare in questi casi?

Per aiutarti a trovare la risposta giusta in pochissimo tempo, c’è l’utile applicazione Junker, che riconosce ciascun prodotto grazie al suo codice a barre; scansionandolo, lo scompone nelle materie prime che lo costituiscono e indica in quali bidoni vanno messe le varie componenti nella propria città. Il prodotto in assoluto più scansionato? La vaschetta in polistirolo, che essendo un imballaggio per gli alimenti indovina dove va? Nel bidone della raccolta della plastica, esatto! Abbiamo già avuto modo di parlare dell’applicazione in questo articolo, ma cliccando qui puoi passare direttamente a scaricarla: che aspetti?

 

Foto di copertina di Zuzanna Szczepańska su Unsplash